Lo Zampetto

 

Articolo 3 – Marchio e Scopi sociali

Come Marchio ed emblema associativo viene adottata l’effigie, su blasone fiorentino trecentesco, di uno zampetto anteriore di nobile suino, rampante verso destra, di colore rosa e ugnelli d’argento, in campo di brodo grasso.

Costituisce finalità primaria dell’Associazione permettere ai soci di godere, in atmosfera di reciproca stima, amicizia e simpatia, di momenti di un ricreato clima antico fatto di sinceri e veri rapporti umani, cose semplici e genuine, antitesi del quotidiano vivere moderno.  I Soci convengono sulla conseguibilità dello scopo attraverso, principalmente, l’appagamento dei soci stessi sotto il profilo gastronomico ed enologico e che ciò sia da realizzare in primo luogo attraverso occasioni conviviali che accomunino i soci stessi. In questo ambito costituisce parimenti finalità associativa la riscoperta, la CONSERVAZIONE, la valorizzazione e la diffusione di piatti e prodotti della Tradizione Italiana e Toscana in particolare,

altrimenti destinati all’oblio dalla prepotenza dei moderni regimi alimentari tendenti alla massificazione.

Per quanto scritto qui sopra, anche l’orientamento politico di gran parte degli Zampetti e dei Codini è di tipo Conservatore.

L’Associazione non ha e rifugge qualsiasi scopo di vile lucro.

Sono parimenti escluse finalità politiche pur essendo in ogni momento ammessa e favorita l’attenta analisi, l’approfondimento e la libera discussione di temi politici, sociali e religiosi; a tale ultimo riguardo non può in alcun modo costituire elemento di discriminazione il credo religioso.

Non saranno tuttavia ammessi nell’Associazione o alle sue riunioni, in quanto suscettibili di apportare naturale e grave detrimento allo spirito dell’Associazione stessa, dei suoi appartenenti e delle sue manifestazioni,  soci frequentatori o invitati che di fatto rifiutino, per motivi diversi da quelli transitori e documentati di salute, un’alimentazione basata su carni e interiora e frattaglie di ogni specie animale, precipuamente di suino, di pesci bianchi o azzurri, crostacei e invertebrati terricoli e marini, e corroborata da vini e distillati di ogni tipo e  principalmente i derivati della vite secondo la più rigorosa tradizione mediterranea. Sopravvenuti rifiuti in tal senso costituiranno motivo di decadenza del socio ai sensi delle successive previsioni del presente statuto.

Non saranno parimenti accettati, nei termini di cui sopra, tutti coloro che per manifeste, seppur rispettabili, convinzioni ideologiche rifiutino l’opulenza di deschi imbanditi e la raffinatezza dell’ospitalità che cementa il sodalizio.

Almeno una volta l’anno gli associati organizzeranno una Riunione Conviviale aperta alla partecipazione di invitati. Alla conviviale aperta partecipano di diritto i Codini oltreché, naturalmente, gli Zampetti. Alle conviviali aperte sono ammessi ospiti in ragione di un invito ogni avente diritto a partecipare, preferibilmente rivolto a coniugi (comprese compagne ma esclusi compagni) di zampetti e codini.

Alle conviviali aperte sono ammessi, in numero limitato, altri invitati a discrezione del Gran Siniscalco, del Socio eventualmente ospitante la conviviale o approvati dall’Assemblea.

 

Articolo 6 – Organi dell’Associazione

Sono organi dell’Associazione:
  • Il Gran Siniscalco o Presidente;

  • L’Assemblea degli Zampetti o Conclave.

Articolo 7 – Del Gran Siniscalco

Il Gran Siniscalco rappresenta l’Associazione in ogni sede, negoziale e processuale ed ha i più ampi poteri di gestione ordinaria salvo quanto espressamente riservato alla Competenza dell’Assemblea dal presente Statuto o dalla Legge. Il Gran Siniscalco risponde di persona delle obbligazioni dell’Associazione secondo il ferreo principio dell’ “hai voluto? O piglia!”.

 

Il Gran Siniscalco viene eletto dall’Assemblea degli Zampetti con una maggioranza del 90% degli aventi diritto, secondo le modalità e gli usi di un più celebrato conclave (finché non si elegge non si esce) e dura in carica fin tanto che lo vuole o fino a che non sia approvata una mozione di sfiducia, presentata da almeno tre Soci, con la maggioranza dell’80% degli aventi diritto.

All’atto della Costituzione dell’associazione viene eletto primo Gran Siniscalco il Dr. Renzo Marinelli che assume il nome associativo di “Chef Le Grand I”.

Articolo 8 – Del Conclave (o Assemblea)

Il Conclave o Assemblea si intende costituito in occasione di ogni riunione conviviale che sia stata regolarmente indetta per iniziativa del Gran Siniscalco almeno 7 giorni prima senza necessità di formalità alcuna. Ad ogni riunione potranno essere pertanto avanzate mozioni e proposte e prese decisioni attinenti all’associazione. Non vi è necessità di preliminare Ordine del Giorno salvo che, a insindacabile giudizio del Gran Siniscalco, gli argomenti da esaminare siano tali da rendere opportuna una preventiva informazione. Nessuno potrà comunque mai eccepire il difetto di informazione come causa di invalidità delle decisioni prese in sua assenza, trovando totale applicazione il principio dell’“avevi a’ esserci”.

All’Assemblea competono tutte le decisioni di straordinaria amministrazione, quelle espressamente contemplate dal presente Statuto, quelle rimessegli dal Presidente, e quelle inerenti proposte avanzate da Soci.

Ove non diversamente previsto, e salvo quindi le decisioni per le quali il presente statuto richiede espressamente una maggioranza qualificata, in generale tutte le decisioni dell’assemblea avranno validità solo col voto favorevole del 60% degli aventi diritto. In particolare, le decisioni attinenti le modifiche del presente statuto potranno essere assunte ed avere efficacia solo con una maggioranza del 90% degli aventi diritto al voto.

Hanno diritto di voto solo i soci effettivi o “Zampetti.

I “Codini” eventualmente presenti non hanno diritto di voto. Sulle questioni sottoposte a votazione che li riguardano ne sono tollerati gli interventi purché brevi.

Articolo 9 – Delle Riunioni conviviali o Assemblee

 

Articolo 11 – Dei Regolamenti associativi

L’Associazione si doterà di quegli specifici Regolamenti che nel tempo saranno ritenuti necessari a disciplinare singoli aspetti della vita associativa,  per garantirne il buon funzionamento in coerenza con gli scopi sociali.

I Regolamenti associativi non potranno essere o risultare in alcun modo conflittuali o in contrasto col presente Statuto. Ogni contrasto, anche solo apparente, od ogni dubbio interpretativo si risolverà a favore della norma Statutaria e degli intenti che la animano.

Detti Regolamenti sono approvati dall’Assemblea con una maggioranza del 70% degli aventi diritto al voto così come ogni loro integrazione, sostituzione o modifica.

Si prevede sin da ora l’adozione di almeno i seguenti Regolamenti:

  • Regolamento Associativo, finalizzato a disciplinare, anche con riguardo al profilo sanzionatorio, gli aspetti comportamentali non previsti dallo Statuto cui sono tenuti Soci, Frequentatori e Invitati nell’ambito della vita associativa e delle sue manifestazioni.
  • Regolamento Organico, finalizzato a disciplinare compiti e responsabilità dei soci investiti di particolari cariche o incarichi
  • Regolamento del Cerimoniale o Libro mastro del Cerimoniale finalizzato a disciplinare le modalità di esecuzione delle manifestazioni associative, ordinarie e straordinarie. Scopo non secondario di tale Regolamento è quello di contribuire all’immagine dell’Associazione anche nei confronti di terzi.
  • Il Regolamento prevede anche che durante le Riunioni Conviviali si indossino le opportune

    DIVISE SOCIALI:

  • Il Grembiule con lo Stemma e il Nome per le normali riunioni conviviali

    La Maglietta tipo Polo di colore  Rosa con stemma  per la Plenaria annuale

    • La Giacca con livrea è usata (a discrezione del Presidente) in particolari Situazioni

      Altri accessori sono il berretto con lo stemma (fatto fare da Luigi Paganelli in occasione del XX anniversario), la spilla da giacca sempre con lo stemma, la mascherina che fu usata nel periodo della pandemia Covid19 e il Foulard con stemma che fu donato alle Signore in occasione di una Cena Plenaria.

Articolo 12 – Gestione Economica e Quote sociali

L’ordinaria gestione economica dell’Associazione compete esclusivamente al Presidente che si avvale della collaborazione del Tesoriere. Presidente e Tesoriere hanno la firma sui conti dell’Associazione.

Ove l’Assemblea lo ritenga opportuno, potrà in qualsiasi momento stabilire l’introduzione di una quota associativa per zampetti e codini, annuale o straordinaria, e la sua entità.

 

Articolo 13 – Anno sociale e Bilancio

L’anno sociale si chiude col 31 dicembre di ogni anno solare. Alla fine di ogni anno il Gran Siniscalco e il Tesaurum Custos procederanno, d’intesa, alla redazione di una relazione sulla gestione annuale e alla formazione del Bilancio con il conto profitti e perdite da compilarsi entrambi, quanto più possibile, con l’osservanza delle disposizioni di legge.

Il Bilancio così redatto dovrà essere sottoposto all’approvazione dei soci entro la fine del mese di febbraio successivo. Per l’approvazione del Bilancio è richiesta una maggioranza del 60% dei soci.

Al ripianamento delle eventuali perdite risultanti dal Bilancio approvato provvederanno tutti gli zampetti pro quota. Al ripianamento delle perdite risultanti da un bilancio che non fosse approvato provvederanno pro quota il Presidente ed il tesoriere in carica. La mancata approvazione del bilancio deve essere ragionevolmente motivata; essa non costituisce motivo di decadenza dalle cariche di Presidente e di Tesoriere e non può dare luogo a dimissioni degli stessi che, ove comunque presentate, dovranno essere rifiutate.

Al ripianamento delle eventuali perdite risultanti in sede di scioglimento o liquidazione dell’Associazione provvederanno i soci pro quota; ciò, fatto salvo il caso che tali perdite derivino da irregolarità di gestione o da iniziative del singolo socio non avallate dall’Assemblea o dal Presidente. Nella prima eventualità al ripianamento sono tenuti solidalmente il Presidente ed il Tesoriere; nella seconda il singolo socio.

Gli eventuali avanzi di gestione non potranno in alcun caso essere oggetto di riparto tra soci, ma essere reimpiegati in attività sociali o benefiche. Solo gli eventuali avanzi che si accertassero in sede di scioglimento o di liquidazione dell’associazione potranno formare oggetto di riparto.

 

Articolo 14 – Scioglimento e liquidazione.

Addivenendosi per qualsiasi causa allo scioglimento ed alla messa in liquidazione dell’Associazione, l’Assemblea ne determinerà le modalità e nominerà uno o più liquidatori determinandone i poteri.

 

Articolo 15 – Arbitrato

Ogni controversia che dovesse insorgere tra Zampetti sarà rimessa al giudizio di un collegio arbitrale che procederà in via irrituale e secondo equità. Il collegio sarà composto dal Presidente dell’Associazione, ove non sia parte in causa, che presiede il collegio e di uno zampetto designato da ciascuna parte in causa. Il Presidente potrà farsi sostituire da altro zampetto in qualsiasi fase del procedimento. Ove il Presidente sia parte in causa, presiederà il collegio uno zampetto nominato di comune accordo dagli altri arbitri.

Il procedimento arbitrale potrà essere sostituito, se tutte le parti in causa lo accettano, da un “Giudizio di Dio” incruento. Risulterà vincitore in tale raccomandata ordalia  il contendente che più dell’altro o degli altri resisterà di fronte alla assunzione dei cibi previsti da un protocollo vivande e vini appositamente predisposto dal cerimoniere.

Le stesse regole valgono in caso di controversie fra codini. Non è contemplata l’ipotesi di controversia fra codini e zampetti poiché i primi sono soccombenti per definizione.

Per i codini vale la regola “o accettano o se ne vanno”